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martedì

Injera, Ingera, Engera, Nghera



Injera, Engera, Nghera, Engiera



Questa sorta di meravigliosa crèpe è uno dei piatti basilari della cucina etiope, eritrea e somala.
Solitamente è utilizzata per accompagnare numerose salse saporite, verdure speziate, legumi, uova e carni miste.
Successivamente posterò alcune ricette che tratteranno l’argomento.
La ricetta classica prevede l’utilizzo della farina di Teff,(Taf) antico cereale privo di glutine e ricco di numerose proprietà.
Adoro l’injera e tutto il cibo che può essere gustato con essa, esclusivamente senza l'ausilio delle posate.
Tengo a precisare che dalle "nostre parti" abbiamo la fortuna di avere  mamme che preparano l'injera in modo divino ed insuperabile, solo con tanto tempo e passione riuscirò a carpire i loro piccoli segreti, affinchè io possa migliorarne la preparazione.
Ho cercato di rivisitare questa ricetta per alcuni semplici motivi:
-         l'ingera (preparata facendo fermentare altre farine) aveva un’acidità così forte da crearmi notevoli disturbi di digestione;
-         desideravo ridurre notevolmente i giorni di riposo per la fermentazione;
-         l’injera doveva comunque  essere totalmente ricoperta da minuscoli fori “effetto spugna”, in fase di cottura.

Ingredienti per circa 10 injera:
200gr di pasta madre (se non avete il tempo di prepararla, andranno bene anche altrettanti grammi di impasto base per pizza).
500 gr di farina 00
500 gr di farina di riso (in alternativa andrà bene anche qualsiasi altra farina a pasta fine e setacciata, tipo integrale, mais, farro, segale, orzo ecc).
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino raso di bicarbonato
1 cucchiaino raso di sale fino
2 gr di lievito secco (1/2 cucchiaino raso)
1 piccola brocca con beccuccio per versare la pastella sulla padella, in alternativa potrete usare una latta vuota e pulita, tipo quella contenente i legumi, pressando solo da un lato l’apice della latta ed avrete creato la vostra brocca con beccuccio.
1 padella antiaderente con coperchio

Preparazione da eseguire con questi passaggi precisi:
Sciogliere il lievito secco in 100 ml di acqua tiepida con i 2 cucchiaini di zucchero per circa 10 minuti (1 bicchiere di plastica andrà bene come misurino).
Impastate le farine setacciate, amalgamandole alla pasta madre ed acqua tiepida fino a formare un impasto bello compatto, tipo panetto.
Versate sul panetto un pò di acqua tiepida fino a ricoprirlo in sommità e versateci intorno il lievito scioltosi nel bicchiere.
Coprite tutto (ulilizzate un contenitore trasparente) e lasciate lievitare fino al giorno successivo (24 ore). Non togliete il coperchio fino a lievitazione ultimata.
Dopo circa 15-20 ore noterete inizialmente la separazione delle due farine e dopo poche ore l’impasto si sarà amalgamato e sarà pieno di bollicine.
Munitevi di spargi fiamma (quella più semplice e retata andrà benissimo) e predisponete una padella antiaderente, sulla quale avrete scaldato 1 cucchiaino scarso di olio, successivamente asciugato con un tovagliolo. (Non buttate via quest’ultimo! Vi servirà per ripassare la padella dopo ogni singola cottura di injera).
Mescolate il bicarbonato al vostro impasto ed amalgamate il composto con ½ bicchiere di acqua calda ed il cucchiaino di sale, lasciate riposare il tutto per 10 minuti.
Stendete un panno pulito sul vostro tavolo.
Posizionate la padella sul piano di cottura inferiore ed accendete il gas a fiamma media. 
Travasate 1 mestolo abbondante all’interno della brocca e formate una spirale non troppo spessa  alla base della padella, partendo dall’esterno verso l’interno, fino a formare una sorta di crèpe.
Coprite subito la padella con il coperchio e lasciate cuocere per circa 2 minuti solo da un lato.
Il coperchio avrà creato del vapore quindi, togliete velocemente lo stesso ed asciugatelo in fretta.
Estraete l’injera con l’ausilio di paletta e posatela sul tavolo, in modo da poterla sovrapporre alle altre, solo a totale raffreddamento.
Continuate a versare a spirale il composto, alternadolo ad una strofinata di pochissimo olio imbevuto su  panno carta o tovagliolo.
Può capitare  che le prime vengano poco “forate”, non demordete, con pazienza e tanto amore verranno bene!
Solitamente ne preparo una discreta quantità, le divido e le congelo.
Una volta scongelate, scaldate un minuto in padella o in forno saranno buonissime!
Buona preparazione!
Seitan wot, shiro, gomen e pomodori




2 commenti:

  1. Dall'aspetto devono essere una squisitezza..ripiene salate o anche dolci, come fanno i miei figli sono buonissime.
    Le devo provare al più presto.
    Buona serata

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  2. Grazie Inco, io adoro l'injera e con un pò di fantasia si può utilizzare con tutti gli ingredienti a noi più graditi, ottima l'idea di provarla con ricette dolci! Buona giornata a te.

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